Perché dovresti vedere “Se succede qualcosa vi voglio bene” su Netflix

Less is more. Sembra essere questa la cifra stilistica di If anything happens I love you, il nuovo corto di animazione di Netflix. 

Due genitori elaborano la perdita della figlia in seguito a una sparatoria a scuola. Vivono i ricordi, ripensano gli spazi, riorganizzano i ruoli e le abitudini; una relazione di coppia che pare svuotata da questa mancanza, due individui nella stessa casa, ognuno per conto suo, come se insieme alla figlia venisse a mancare il tessuto connettivo della coppia. Tentano di razionalizzare i motivi della violenza e del diffondersi delle armi da fuoco nelle scuole, cercandone qualcuno che includa il senso della loro perdita. Il tutto senza una parola.

Pochi, pochissimi segni grafici a tratteggiare uno stato emotivo che manda lapilli e poi si contiene in rapida successione, come magma sul fondo di un vulcano attivo, una condizione sospesa, carica di domande e ricordi. Pochi segni che bastano a descrivere magistralmente le emozioni sui volti, sui corpi, sui gesti dei genitori. 

I colori sono pochissimi e cupi, tranne quelli usati per tingere l’impronta dei loro ricordi sugli oggetti reali, su qualsiasi – pochi, giusto un paio – oggetto che contenga una memoria di benessere o di gioia. 

Gli autori del corto, Will McCormack and Michael Govier, lavorando a stretto contatto con Everytown for Gun Safety (un’organizzazione senza scopo di lucro che sostiene il controllo delle armi), hanno incontrato genitori che hanno perso i loro figli a causa delle armi da fuoco nelle scuole. Questo corto ha il proposito di onorare il loro coraggio e, se mai fosse possibile, alleviare il loro dolore. 

Toccante oreficeria minimalista, che in dodici minuti analizza un tema che neppure anni e decenni sono sufficienti a districare e risolvere. Una piccola magia. Consigliatissimo.

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