Una tecnica che partendo dal monologo interiore libera i pensieri del personaggio e li esprime in un flusso incontrollato; non forzato entro vincoli sociali e scevro dal costante controllo razionale il flusso di coscienza dovrebbe favorire l’immedesimazione del lettore. Come? Vediamolo insieme.
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15. Il flashback, cos’è e come usarlo
Il flashback è una tecnica di scrittura che è indispensabile conoscere per usarla al meglio. Scopriamo pregi e difetti di questo strumento narrativo così affascinante ma anche così pericoloso.
Recensione: “Due vite”, di Emanuele Trevi
Nella cinquina del premio Strega, nasce dal pretesto di raccontare le vite di di Rocco Carbone e di Pia Pera, ma è molto più di questo. È l’esamina di un nucleo introspettivo esistenziale catalizzato in una ricerca. La ricerca delle modalità con cui destreggiarsi in un’esistenza che può essere ricca quanto imparziale, spesso quasi scorretta.
14. ‘Show don’t tell’: la tecnica del mostrato. Tutto quello che devi sapere per usarla al meglio
Contatto emotivo con il lettore, suggestione immediata. La tecnica del mostrato serve proprio a questo; ecco come funziona.
Recensione: “Metà di un sole giallo”, di Chimamanda Ngozi Adichie
Ci sono eventi politici, bellici, sommosse e persecuzioni, che non conosciamo neppure. O li conosciamo a brandelli, per accenni. In questi casi, le più infami tragedie si consumano sotto il silenzio di un mondo, se non inerme, inattivo, l’opinione pubblica inconsapevole o semplicemente distratta. Il merito dei romanzi come questo è di sensibilizzare le coscienzeContinua a leggere “Recensione: “Metà di un sole giallo”, di Chimamanda Ngozi Adichie”
Recensione: “La vita davanti a sé” di Romain Gary
Nonostante una trama semplice, povera di eventi, tiene il lettore incollato. Molti i temi sfiorati: il conflitto tra ebrei e arabo palestinesi, l’accettazione del diverso, l’emarginazione sociale, l’amore. Ma la vera forza del libro è il trascinante protagonista: il giovane Momò.
Recensione: “La cantina”, di Thomas Bernhard
Nel secondo dei due romanzi autobiografici (il primo è L’origine), Thomas Bernhard, ricorda la sua giovinezza, quando all’età di quindici anni ha interrotto gli studi al ginnasio per dedicarsi all’apprendistato nell’ambito del commercio. Apprezzabile per la qualità della prosa e la profondità di investigazione dell’animo umano, ma non facilmente fruibile.
Recensione “Il Silenzio”, di Don DeLillo
Dopo aver letto Underworld, un respiro Joyciano lo trovo sempre nelle pagine di DeLillo. Un’aura intangibile di stream of consciousness che aleggia, che porta il testo a non ancorarsi, se non di rado, a un piano di realtà concreta. Mi ha convinto? Non del tutto.
Recensione: “Questa è l’America”, di Francesco Costa
Viaggio nella società americana contemporanea condotto da Francesco Costa, autore del fortunato podcast “Da Costa a Costa”.
Recensione: “I meccanismi dell’editoria”, di R. Cicala
Quello dell’editoria è un mondo tetro e ingiusto? No, è solo che si conosce poco. Questo libro aiuta a fare luce sull’argomento.