Viaggio terapeutico fra le insidie della mente umana: “L’amore attraverso il piacere”, di Greta Cerretti

Chiunque sia stato in psicanalisi sarà stato almeno una volta curioso di scoprire i segreti della propria terapia, di sbirciare dietro le quinte, di rivedersi attraverso gli occhi e le impressioni del terapeuta. Greta Cerretti, con una formazione e un passato di psicologa e psicoterapeuta, ce ne dà la possibilità.
Pubblicato nel dicembre del 2022 per Bré Edizioni, L’amore attraverso il piacere si addentra e ci accompagna (o, meglio, trascina) nei meandri della psicoterapia. Questo mondo nascosto e tanto affascinante ce lo mostra attraverso gli occhi della protagonista del romanzo Valeria, una giovane psicologa appena specializzata, alle prese con il suo primo cliente (o paziente, a seconda dell’orientamento del terapeuta). Una prima prova impegnativa, visto che l’uomo, Marcello, un trentenne che vive con i genitori e accudisce suo malgrado la madre malata, ha sviluppato una dipendenza dal sesso – a pagamento, l’unico che finora abbia sperimentato – e una grande difficoltà nel rispettare i limiti. 

Il mestiere le impone di schierarsi dalla parte di quest’uomo ambiguo, di credere in lui e supportarlo.

Anche se dentro di lei vorrebbe concludere il prima possibile la terapia ed evitare ogni coinvolgimento. Sarà complicato. 

Marcello è un individuo ancora alla ricerca di una propria identità, che fa esperimenti di vita, che studia e si ascolta e si consiglia, senza però riuscire a cambiare. Riesce a mettersi in gioco a tal punto da aprirsi a una terapia, con tutto quello che ne comporta (mettersi a nudo e svelare ogni più occultata pulsione), ma sempre sfidante, e con un labile concetto di “confini”, che molto spesso tenta di valicare. 

A sostenere Valeria ci sono due professori, due psicologi, con metodi diametralmente opposti sul come esercitare la loro professione, e due amici: Luisa e Salvo. Lei è molto disponibile ma non sempre così attenta come Valeria la vorrebbe e Salvo è un ragazzo inafferrabile, sempre alla ricerca dello scherno, della frecciatina, della scaramuccia. 
Dalla parte di Marcello, invece, il vuoto. 
I suoi genitori sono anaffettivi. La madre è malata, di continuo alla ricerca di accudimento, e il padre, sor Mario, avulso dalla realtà quotidiana, è pressoché assente nella vita di Marcello, sia come modello maschile sia come aiuto con la madre – che Marcello, appunto, deve accudire da solo, senza alcun tipo di supporto. È solo, pericolosamente solo, in un cono d’ombra scavato negli anfratti della sua esistenza, fatta di menzogne, paure e repentini scatti di umore. Solo, con le sue prostitute.

La trama del libro si rivela intrigante sin dalle prime pagine, intrecciando abilmente elementi che attivano e mantengono sveglia l’attenzione del lettore. 
Attraverso un solido modello di struttura narrativa quinaria di shakespeariana memoria, Cerretti crea una sequenza di eventi ricca di cambi inaspettati ben collocati, sorretti da una tensione narrativa ben strumentata e che non ha momenti di distensione eccessiva. 
La scrittura è scorrevole e, quando deve, incisiva. Guida il lettore lungo la narrazione variando spesso il ritmo, che si fa incalzante, a volte, persino soffocante, mitigato da frequenti e ben riusciti inserti dialogici. Il dialogo ha grande importanza nella complessità di questo libro, proprio per la sua funzione tipica di mostrare i personaggi agire e di velocizzare la prosa, al fine di facilitare l’immersione del lettore nel mondo creato dall’autrice.

Grazie alla sua competenza professionale nel campo della psicologia, Greta Cerretti ci offre personaggi ben caratterizzati e una prospettiva autentica e ricca di dettagli sulla terapia e sui pensieri segreti (per il paziente) che possono agitarsi nella mente di una terapeuta.
Ci mostra ogni seduta come un incontro in cui c’è in palio qualcosa. Una volta vediamo Valeria entrare nella stanza spedita, e ci immaginiamo le porte dell’arena che si spalancano davanti a lei; fuori un minaccioso gladiatore l’aspetta in un corruscare di acciaio e di lame. A volte invece è più di un braccio di ferro, che si tratta, di una partita a scacchi tra Valeria e Marcello, una partita di tennis che inizia su un campo e, colpo su colpo, passo dopo passo, sconfina oltre la stanza, oltre all’edificio. Senza confini. Senza esclusione di colpi.

L’accusa è esplosa nella stanza, ma questa volta c’è ancora tempo di controbattere e superare la prova, l’unico modo per non soccombere sul ring è picchiare con altrettanta forza.

Una trama avvincente, personaggi complessi e ben costruiti, colpi di scena ben orchestrati e una tensione narrativa costante, abbinati a una scrittura scorrevole e una ritmica incisività. Sono questi, in sintesi, gli elementi che contribuiscono a rendere L’amore attraverso il piacere una lettura coinvolgente, immersiva, che invoglia a completarla senza interruzioni. Un’opera che cattura sin dalle prime pagine e mantiene le sue promesse fino all’ultima parola.

Lascia un commento

Scopri di più da Francesco Montonati | Servizi Editoriali

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continua a leggere