Stephen King racconta le sue storie restituendo ai lettori un ritratto non edulcorato dell’America contemporanea. La sua particolare attenzione all’esperienza femminile si evince dalle sue protagoniste, sempre dotate di complessità psicologiche accuratamente indagate e descritte.
Ne Il male peggiore – Stephen King e la violenza contro le donne, Emiliano Sabadello (già autore di diversi saggi sull’opera di King) conduce una notevole analisi critica e narratologica sul tema della violenza contro le donne, prendendo spunto appunto da alcuni personaggi femminili di Stephen King (Il gioco di Gerald, Dolores Claiborne, Rose Madder, Notte buia, niente stelle e Sleeping Beauties le opere analizzate), focalizzando l’attenzione sulla forza interiore ma anche sui lati oscuri.
L’ho trovato riuscito, sia per lo sviluppo del tema, sia per l’analisi, sensibile e attenta, della prosa di Stephen King. Scritto con un registro lontano da quello del saggio accademico e molto vicino alla narrativa, è un testo fruibile e appassionante. Un’analisi che parte dal presupposto (da me sempre sostenuto) che King, considerato autore di genere, appartenga alla letteratura con la L maiuscola più di autori riconosciuti e blasonati dalla critica.
Molto interessante anche la nota introduttiva sulla nascita e lo sviluppo della violenza nelle società contemporanee, frutto di divario sociale e di destini incontrovertibili in partenza che la società impone ad alcune categorie, deriva di una disuguaglianza sociale in una società fondata sul divario tra le classi e sulla loro feroce separazione. Lo stesso divario sociale che porta, nelle periferie delle nostre città, alla formazione di baby gang e al dilagare della violenza domestica.
Un libro di interesse, sia per i lettori di Stephen King, che conoscono e amano la sua opera e si troveranno da subito in un contesto familiare, sia per chi è interessato al tema trattato, sia, perché no, per gli aspiranti scrittori, che nelle pagine del saggio troveranno sicuramente ghiotti spunti narratologici e stilistici.