L’essere umano nella sua essenza, nelle tre età della vita. La recensione.
Archivi della categoria: Mini recensioni
“È stato così” di Natalia Ginzburg: Ritratto spietato della solitudine
Un racconto intenso e crudo. Che ferisce. L’assassina, così in quarta di copertina viene apostrofata la protagonista, racconta in prima persona la sua storia con il marito fedifrago. La disgrazia. Fino alla decisione finale. Tranquilli, niente spoiler, lo dice alla terza riga: «Gli ho sparato in mezzo agli occhi». È stato così, di Natalia Ginzburg,Continua a leggere ““È stato così” di Natalia Ginzburg: Ritratto spietato della solitudine”
“La vita di chi resta”, di Matteo B. Bianchi | Mini recensione
Dopo più di vent’anni, Matteo B. Bianchi trova con “La vita di chi resta” la forza di raccontare attraverso la forma scritta il più grande dolore della sua vita,
“Una questione privata”, di Beppe Fenoglio | Mini recensione
Uscito postumo nel 1963, “Una questione privata”, di Beppe Fenoglio, cela fra colpi di fucile, fango, pioggia incessante, e bruma “come un mare di latte”, una storia d’amore. La ricerca dell’amore, la verità del sentimento. La trama è molto semplice, può essere raccontata in una frase. Il partigiano badogliano Milton cerca di far luce suiContinua a leggere ““Una questione privata”, di Beppe Fenoglio | Mini recensione”
“Casino totale”, di Jean-Claude Izzo | Mini recensione
Un noir a tinte fosche nella Marsiglia sfiancata dalla delinquenza, dall’immigrazione massiva senza integrazione. Un poliziotto in crisi cerca giustizia per una ragazza stuprata e uccisa e, a mano a mano che ricompone la pista sulle orme dei colpevoli, incappa negli episodi della propria vita, e con essi – mai risolti – si trova aContinua a leggere ““Casino totale”, di Jean-Claude Izzo | Mini recensione”
“Mandibula” di Mónica Ojeda | Mini recensione
Capacità tecnica narrativa di livello altissimo. Un racconto che tiene incollati, e porta con sé in un viaggio nel disagio esistenziale e spirituale. In alcune parti la narrazione scorre simultaneamente su tre piani narrativi, dando vita a un flusso esperienziale che il lettore percepisce come in un sogno, a sprazzi, a tessere che finiscono perContinua a leggere ““Mandibula” di Mónica Ojeda | Mini recensione”
