“La vita davanti a sé”, di Romain Gary | Recensione

Nonostante una trama semplice, povera di eventi, tiene il lettore incollato. Molti i temi sfiorati: il conflitto tra ebrei e arabo palestinesi, l’accettazione del diverso, l’emarginazione sociale, l’amore. Ma la vera forza del libro è il trascinante protagonista: il giovane Momò.

“La cantina”, di Thomas Bernhard | Recensione

Nel secondo dei due romanzi autobiografici (il primo è L’origine), Thomas Bernhard, ricorda la sua giovinezza, quando all’età di quindici anni ha interrotto gli studi al ginnasio per dedicarsi all’apprendistato nell’ambito del commercio. Apprezzabile per la qualità della prosa e la profondità di investigazione dell’animo umano, ma non facilmente fruibile.

“Il silenzio”: Incomunicabilità, follia e incomprensione nell’opus di DeLillo

Un’aura intangibile di stream of consciousness che aleggia, che porta il testo a non ancorarsi a un piano di realtà concreta. Convincente? Non del tutto. ecco perché.

“Una vita da direttore editoriale”, Giovanni Maria Pedrani | Recensione

Un testo per aspiranti autori e per chi voglia conoscere il mondo dell’editoria, che offre numerosi spunti, consigli e approfondimenti. Pubblicato da Il Ciliegio (casa editrice di Giovanna Mancini sugli scaffali dal 2003), si chiama Una vita da direttore editoriale, ma il capitolo relativo a questo argomento è brevissimo e relegato, quasi con modestia, inContinua a leggere ““Una vita da direttore editoriale”, Giovanni Maria Pedrani | Recensione”

“Lo straniero”, Albert Camus | Recensione

A colpire è la distanza che il protagonista pone fra se stesso e ciò che vive quotidianamente. Uno spettatore apatico e estraneo alla propria vita. Straniero, appunto. L’incipit, entrato nella storia, dà subito la cifra del romanzo e il coinvolgimento del narratore in ciò che narra. Narrazione in prima persona, auto dialogica, ma per laContinua a leggere ““Lo straniero”, Albert Camus | Recensione”

“La città dei vivi”, di Nicola Lagioia | Recensione

Qualcuno l’ha paragonato ad “A sangue freddo” di Truman Capote. Un racconto che immerge nel degrado umano, nella perdita di valori di una progettualità vaga e infattibile. Fuori dal reale, compromessa. Ma si può parlare di romanzo?

“Guerra e pace”, di Lev Tolstoj | Recensione

Leggere Guerra e pace è come vivere un’altra, ulteriore vita oltre alla propria, per la quantità e la varietà degli spunti di riflessione che offre. Recensire un tale capolavoro in termini di profondità e struttura è un’impresa al di fuori delle capacità umane. Vi dirò quello che ho sentito, che ho provato. Mi limiterò aContinua a leggere ““Guerra e pace”, di Lev Tolstoj | Recensione”